Il termine Pet Therapy indica una terapia attuabile con un animale da affezione (cane, coniglio, gatto, ma anche asino,….).
Si intende quindi una co-terapia che si affianca alle terapie tradizionali, ai trattamenti ed agli interventi socio-sanitari già in corso.
Essa non rappresenta una terapia a sé, ma è in pratica un intervento sussidiario che aiuta, rinforza, arricchisce e coadiuva le cure tradizionali e può essere impiegata su pazienti di qualsiasi età ed affetti da diverse patologie con l’obiettivo di migliorare la loro qualità di vita e il proprio stato di salute, rivalutando, contemporaneamente, il rapporto uomo-animale.
Ulteriore positivo scopo di queste co-terapie è quello di integrarsi con le normali attività terapeutiche facilitando l’approccio delle varie figure medico-sanitarie e riabilitative soprattutto nel caso in cui il paziente non dimostri collaborazione spontanea.
La presenza di un animale permette in molti casi di consolidare il rapporto emotivo con il paziente, favorendo il canale di comunicazione paziente-animale-medico e stimolando una partecipazione attiva del soggetto stesso.
La pet therapy viene intesa come un intervento dolce che stabilisce armonia tra uomo e natura apportando grandi benefici all’uomo.
In Italia, questo termine è stato recentemente sostituito con quello più appropriato di interventi assistiti con gli animali (IAA), che consente di distinguere tra diverse tipologie di approcci, a seconda che prevalga la componente cosiddetta ludico-ricreativa (attività assistita con gli animali, AAA), quella educativa (educazione assistita con gli animali, EAA) o quella terapeutica (terapia assistite con gli animali, TAA).